All’interno di un percorso oncologico, è facile sentire parlare di radioterapia e occorre quindi spiegare di che cosa si tratta evitando di fare confusione con la chemioterapia.

Che cos’è la radioterapia

Si parla oggi di radioterapia per indicare uno dei principali trattamenti durante le cure oncologiche. Infatti, la maggior parte delle persone che ha affrontato sta affrontando un percorso oncologico o, facilmente si sottopone alla radioterapia, la quale è ben diverso dalla chemioterapia. Occorre specificarlo perché tante persone temono la radioterapia quanto la chemioterapia sebbene siano trattamenti ben distinti.

La radioterapia è un trattamento localizzato indolore e per nulla invasivo che viene eseguito grazie a delle radiazioni ionizzanti. Lo scopo è quello di provocare la morte delle cellule del tumore che si moltiplicano e aumentano a discapito di quelle sane facendo venire meno le funzioni del tessuto interessato.

Come si svolge la radioterapia

I raggi x della radioterapia possono essere applicati anche in regime ambulatoriale. Spesso succede che le persone affette da tumore, a qualsiasi stadio, devono recarsi pressoché quotidianamente presso gli ospedali e i centri oncologici. Trovandosi però in una condizione di salute compromessa, vale la pena fare riferimento a un servizio di ambulanze private a Napoli perché fornisca un trasporto sicuro.

Di solito, la radioterapia a scopo curativo perciò viene utilizzata per uccidere le cellule tumorali. In altri casi, viene eseguita prima dell’intervento chirurgico di asportazione per diminuire la massa del tumore. Può essere altresì prescritta dopo la chirurgia oncologica al fine di eliminare ogni singola traccia di cellule cancerose. In questo caso, dopo l’intervento, e le paziente deve recarsi presso i centri oncologici e, per farlo, molti fanno ricorso al servizio di ambulanze private a Napoli che mettono a disposizione delle auto mediche con tutto il necessario a bordo in caso di emergenza.

La radioterapia non è invasiva e non provoca dolore, nemmeno dopo poiché i raggi vengono convogliati solo e unicamente sulle cellule tumorali. Tuttavia, se le cellule sane dovessero essere colpite, rispondono meglio alle radiazioni perché più resistenti, evitando effetti collaterali nel paziente che sia sottoposto alla procedura.