Gli insegnati essendo dipendenti statali possono accedere a speciali prestiti agevolati, disponibili sia presso banche e finanziarie convenzionate sia tramite i prestiti Inpdap erogati dall’Inps.

Inoltre anche il personale docente con un contratto di lavoro a tempo determinato può accedere ai prestiti agevolati, purché la durata del prestito non superi quella del contratto.

Andiamo a vedere tutte le possibilità di prestito agevolato per gli insegnati di ruolo e non.

Prestiti agevolati Inpdap, piccoli prestiti

Gli insegnanti possono richiedere i prestiti agevolati Inpdap gestiti oggi dall’Inps, purché iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni sociali e creditizie.

Per le esigenze improvvise è possibile richiedere un piccolo prestito, senza l’obbligo di fornire motivazioni e fino a 4 mensilità, rimborsabili da 12 a 48 mesi.

Sulla guida ai prestiti inpdap di prestitisbp.com possiamo scoprire che il tasso d’interesse applicato è del 4,25%, più uno 0,5% per le spese di amministrazione dell’Inps ed un’aliquota per il Fondo Rischi, che può andare dallo 0,17% fino all’1,20% a seconda dell’età del richiedente e della durata del prestito.

In caso non si abbiano già altri finanziamenti in corso è possibile raddoppiare la richiesta fino ad un massimo di 8 mensilità, anche in caso di protesti, pignoramenti o segnalazioni ai Crif, visto che il rimborso avviene tramite trattenuta diretta sulla busta paga.

Le richieste devono essere presentate all’Inps esclusivamente tramite via telematica, tramite l’Amministrazione di appartenenza. Trascorsa la metà della durata del prestito è possibile inoltre richiederne il rinnovo.

Prestiti Inpdap pluriennali diretti

In caso di necessità superiori, gli insegnati possono richiedere un prestito pluriennale diretto a condizioni agevolate, sempre all’Inps e tramite la cessione della quota cedibile, fino ad un massimo del 20% dello stipendio netto.

Per poterlo richiedere è necessario essere iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni sociali e creditizie da almeno 4 anni, ed avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Per gli insegnanti con un contratto a tempo determinato, questo deve avere una durata di almeno 36 mesi ed è necessario vincolare il Tfr maturato a garanzia del prestito.

La durata può essere di 60 o 120 mesi, mentre il tasso d’interesse nominale è del 3,5%, più uno 0,5% per le spese d’amministrazione dell’Inps più un’aliquota per il Fondo Rischi che può andare dallo 0,96% al 2,28%, a seconda dell’età del richiedente e della durata del prestito.

Il pagamento del prestito avviene con la cessione del quinto, tramite trattenuta diretta sullo stipendio fino ad un massimo del 20% mensile. Proprio per questo è possibile richiederlo anche se protestati, pignorati o segnalati come cattivi pagatori.

Le domande devono essere presentate all’Inps esclusivamente per via telematica, tramite l’Amministrazione di competenza. Inoltre trascorsi due anni per i prestiti a 60 mesi e 4 per quelli a 120 mesi è possibile richiederne il rinnovo.

I prestiti pluriennali diretti devono essere motivati per esigenze personali o familiari, tramite apposita documentazione. Ultimamente è possibile richiedere un prestito di questo tipo anche per l’acquisto e la ristrutturazione di un immobile adibito a prima abitazione. Sul sito dell’Inps è possibile consultare la lista completa per le motivazioni.

Prestiti pluriennali garantiti

In alternativa ai prestiti richiedibili direttamente presso l’Inps, è possibile rivolgersi a banche e finanziarie convenzionate con l’Istituto previdenziale, che offrono prestiti con la cessione del quinto a condizioni agevolate per gli insegnanti.

In questo caso gli iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni sociali e creditizie da almeno 4 anni, possono usufruire di un’assicurazione sul prestito in caso di morte, riduzione dello stipendio o cessazione dal servizio senza diritto alla pensione.

Il tasso d’interesse nominale è quello agevolato concesso dalle banche convenzionate, al quale bisogna aggiungere uno 0,5% per le spese di amministrazione dell’Inps più un’aliquota Fondo Rischi, dell’1,5% per i prestiti a 60 mesi o del 3% per quelli a 120 mesi.

La richiesta di un prestito pluriennale garantito deve essere effettuata sempre telematicamente presso l’Inps, tramite l’Amministrazione di competenza, o presso gli istituti bancari convenzionati.

Piccolo prestito inpdap Gestione Magistrale

Gli insegnanti iscritti all’ex-Enam inoltre possono richiedere un piccolo prestito della Gestione Magistrale, purché in servizio ed a più di due anni dalla pensione.

È possibile richiedere fino a due mensilità rimborsabili in 24 mesi, con un tasso nominale dell’1,5% più una quota dell’1% per le spese di amministrazione dell’Inps.

Le motivazioni ammissibili sono nascita ed adozione di figli, matrimonio proprio o dei propri figli, lutti, malattie gravi, cure odontoiatriche, manutenzione del proprio immobile, acquisto di auto o tasse universitarie proprie o dei propri figli.

Le domande vanno presentate sempre all’Inps esclusivamente per via telematica.

Gli insegnanti possono accedere a diversi prestiti Inpdap gestiti oggi dall’Inps, concessi a condizioni agevolate e tassi d’interesse inferiori alle medie di mercato.

Per le piccole evenienze ci sono i piccoli prestiti richiedibili senza motivazione, mentre per altre esigenze è possibile richiedere prestiti pluriennali con la cessione del quinto dello stipendio, rimborsabili fino a 120 mesi e richiedibili anche per l’acquisto della prima abitazione.

Oppure è sempre possibile richiedere prestiti a condizioni agevolate direttamente presso le banche e le finanziarie convenzionate con l’Istituto di previdenza sociale.