Studi lingue e sei un appassionato di serie TV? La buona notizia è che, sì, la traduzione di sottotitoli potrebbe rappresentare per te un buon modo per arrotondare a fine mese o, perché no, un vero e proprio mestiere. Di seguito proveremo a capire come e di cosa hai bisogno perché questo avvenga.

Traduzione di sottotitoli: guida essenziale per chi ne voglia fare un mestiere

Non è un mistero che sempre più persone amano guardare film, documentari e soprattutto serie TV in lingua originale e sottotitolati. Se – com’è molto probabile – sei anche tu in questo conto, saprai bene che tipo di meccanismi scattano: non si ha voglia di aspettare settimane e settimane perché esca l’adattamento in italiano dell’episodio già messo in onda in lingua originale, si temono gli spoiler e, in qualche caso, ci si è innamorati tanto della voce originale dei personaggi che è difficile abituarsi (e farsi piacere!) quella italiana; il tutto senza contare, appunto, che in molte occasioni più che di una semplice trasposizione dei dialoghi da una lingua all’altra si tratta di veri e propri adattamenti che rischiano di far perdere alla serie delle sfumature di significato. Per questo i subber sono figure mitologiche in Rete e piuttosto apprezzate dagli amanti delle serie TV. Tieni conto, però, che di sottotitoli c’è bisogno anche in molti altri campi e in molte altre occasioni – durante le conferenze internazionali, per esempio, o per tutti quei prodotti audio-video destinati alle persone non udenti e così via – ed è per questo che quello della traduzione di sottotitoli può trasformarsi in un vero e proprio mestiere.

Va da sé che la prerogativa indispensabile è, in questo senso, la conoscenza e la padronanza delle lingue straniere. Se vuoi tradurre amatorialmente i sottotitoli della tua serie TV o del tuo TV show preferiti puoi accontentarti anche di una conoscenza di fatto della lingua, specie della sua versione parlata; se vuoi occuparti professionalmente di sottotitoli è indispensabile, invece, che cominci a frequentare corsi e a ottenere certificazioni di lingua. Se ne parli più di una (perché hai vissuto per anni in Paesi diversi, perché i tuoi genitori sono bilingue, perché hai scelto un percorso universitario multi-lingue, eccetera), scegli fin da subito anche da o verso che lingue intendi tradurre i sottotitoli: tieni conto, infatti, che hai bisogno di far molta pratica con la versione più parlata e meno grammaticale dell’idioma e con le sue principali varianti regionali. Una buona palestra per te potrebbero essere, appunto, i gruppi e le comunità di subber in Rete: con ogni probabilità all’inizio non guadagnerai dalla tua attività di traduzione, ma ti servirà soprattutto a far pratica. Quando sarai pronto per farne una professione, valuta invece l’opportunità di associarti a un’agenzia di traduttori: specie all’inizio dovrebbe facilitarti nel trovare clienti e aiutarti in una serie di questioni burocratiche come decidere tariffe e stilare preventivi, stilare un contratto e dei documenti commerciali con i clienti, gestire al meglio scadenze e consegne e via di questo passo.